Il corpus del Tesoro della Lingua Italiana delle Origini contiene un buon numero di volgarizzamenti dal latino e di traduzioni da lingue romanze (soprattutto dal francese). Di entrambi questi tipi di testi si dà qui una bibliografia annotata.
Si mette così a disposizione di tutti gli studiosi un lavoro nato dal contesto della redazione del TLIO. Avviene infatti frequentemente che l’interpretazione di un passo, per la redazione di una voce, richieda un confronto con l’originale; questo permette di comprendere esattamente un’accezione, o altre volte di scoprire, nel testo volgarizzato, un errore di traduzione (‘originale’, data la cronologia e la situazione delle nostre conoscenze, significa a volte un testo specificamente ben noto, a volte un archetipo ricostruito o un modello ipotizzato).
Ogni scheda contiene:
Sono inclusi tutti i testi classificati come ‘volgarizzamenti’ o ‘traduzioni’ dalla bibliografia dei citati; di quelli classificati come ‘misti’ (cioè che contaminano più fonti, o che includono inserti originali), sono stati esclusi quelli per i quali la commistione è tale da renderne impossibile un resoconto dettagliato, e che è problematico considerare traduzione di un modello piuttosto che non singole e specifiche testimonianze di un comune sapere. Allo stesso modo sono stati esclusi i rifacimenti così profondi da fare quasi perdere di vista il testo di partenza, o viceversa le opere enciclopediche contenenti capitoli o passi che sono in realtà traduzioni.
La bibliografia non include pertanto il Fiore, né le Fiorite (ad esempio quelle di Armannino o di Guido da Pisa), né le varie redazioni della leggenda di Santa Caterina; così come non include l’Intelligenza o La Composizione del mondo di Restoro d’Arezzo, né lo Zibaldone da Canal (salvo che per il frammento tristaniano).
D’altra parte, se vi trovano posto i Conti morali e Lo diretano bando, sono stati esclusi sia le altre redazioni di bestiari che i Conti di antichi cavalieri, sillogi di testi per cui il numero di fonti è tanto e di tale varietà da farne delle opere che a diritto possono considerarsi originali.
Qualora ci sia stato un testo interposto tra l’originale e l’esito ultimo (per es. nel caso di quei volgarizzamenti di testi latini che hanno un intermediario francese, ma anche delle redazioni dell’Eneide basate su volgarizzamenti pur sempre italiani, ma precedenti), si fa il punto della questione nell’apposito campo note, indicando come testo originale l’opera latina (a meno che non esista una specifica versione francese di riferimento).
Infine si sono accolti nel presente spoglio anche i volgarizzamenti degli statuti (sia quelli di opere laiche o religiose o di compagnie mercantili che quelli comunali), per i quali va tuttavia tenuto presente che hanno una valenza profondamente diversa rispetto ai volgarizzamenti di testi letterari, sia per la specificità del lessico, sia perché talvolta sincroni rispetto all’originale latino, sia perché redazione ‘altra’ eppure complementare alla latina (valga per tutti l’osservazione di Fiorelli riportata in nota a Stat. fior., c. 1324).
Una prima versione di questa bibliografia è stata rilasciata nel dicembre 2014 a cura di Andrea Boccellari. La versione attuale è implementata in Pluto (Piattaforma Lessicografica Unica del Tesoro delle Origini) a cura di Salvatore Arcidiacono e Giuseppe Zappalà
12 maggio 2023