La Queste del Saint Graal
Si tratta della versione del cod. Panciatich. 33 della BNCF (cc. 1r-38v). Per l’analisi della tradiz. manoscritta e per i rapporti con le versioni della Queste francese – della quale la traduzione tosc. «rappresenta lo stadio più avanzato della [...] diffusione esterna» – cfr. Infurna, Introduzione, pp. 23-41 (la citaz. è alla p. 30); per i rapporti con il testo francese (secondo l’edizione Pauphilet, ma supportata dal confronto con la lezione tramandata dal ms. 177 della Biblioteca di Udine), si vedano invece le pp. 41-61 della stessa Introduzione.
Una nuova edizione del testo in Il Tristano panciatichiano, a c. di G. Allaire, Cambridge, D. S. Brewer, 2002 (che pubblica integralmente il codice).