Historia Apollonii regis Tyrii

Lingua: Latino

Edizione: G. A. A. Kortekaas, Historia Apollonii regis Tyri, Groningen, Bouma’s Boekhuis, 1984 (vedi Nota).


Volgarizzamenti nella BTV

[UE] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.)
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Si tratta della redazione tramandata dal ms. N. V. 6 della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, gravemente danneggiato nell'incendio del 1904. Salvioni, nell’Avvertenza al testo, affermava: «l’indole occasionale della presente pubblicazione [...] non mi consente di estendermi intorno ai rapporti che intercedono fra la nostra versione e le diverse redazioni del testo latino [...] da una parte e le versioni toscane fin qui a stampa [...] dall’altra [...]. La versione tosco-veneziana [...] s’attiene ben più fedelmente che non facciano le toscane al testo latino» (p. ix).

L. Sacchi, I volgarizzamenti italiani in prosa della Historia Apollonii regis Tyri, «La Parola del Testo», VII, 1 (2003), pp. 21-61, sana tale lacuna e conferma la fedeltà della versione tosco-venez. (unica, delle quattro italo-romanze, presente nel corpus TLIO) al testo latino (secondo la redazione di Stoccarda [RSt], che – come già dimostrato da E. Klebs, Die Erzählung von Apollonius aus Tyrus. Eine geschichtliche Untersuchung über ihre lateinische Urform und ihre spätern Bearbeitungen, Berlin, Reiner, 1899 – è la fonte anche dei soli altri due volgarizzamenti toscani all'epoca conosciuti), sostenendo che «la peculiarità principale del volgarizzamento T» è quella di essere il «testo più aderente al dettato latino» (p. 49); a tale affermazione segue un puntuale confronto tra la nostra redazione e alcuni passi di RSt, da cui emergono significative convergenze sintattiche e stilistiche (pp. 49-59).

Si rimanda ancora a Sacchi, Historia Apollonii, cit. sia per un’esaustiva sintesi dello status della tradizione lat. che per un accurato esame delle redazioni volgari, nonché per un inquadramento dell’Apollonio nel contesto culturale della tradizione romanzesca. Tali argomenti vengono ripresi e approfonditi (nonché arricchiti dal reperimento di un nuovo testimone toscano della Historia), nell'Introduzione e Nota ai Testi dell'Historia Apollonii regis Tyri. Volgarizzamenti italiani, a c. di L. Sacchi, Firenze, Sismel – Edizioni del Galluzzo, 2009, edizione critica dei quattro volgarizzamenti di area italiana; il ritrovamento del ms. torinese, che si credeva perduto, ha consentito una ripubblicazione della versione veneziana e una nuova analisi delle tre diverse mani del codice (in particolare della seconda, che in più punti ha 'toscanizzato' il testo), anche se i gravi danni subiti dal ms. hanno spesso obbligato a ricorrere all'edizione Salvioni.

Sui volgarizzamenti italiani in genere Sacchi scrive: «trattandosi di opere narrative, dalla tradizione tendenzialmente attiva come lo era stata quella del modello latino, è possibile, e in qualche caso assai probabile o addirittura evidente, che quanto ci resta sia il frutto di una sedimentazione di interventi diversi» (Introd., p. 17). A proposito del testo veneziano in particolare, l'editore ne ribadisce la fedeltà all'originale quando osserva: «il più puntuale nel tradurre è [...] il testo veneziano, che opera una sintesi solo nel caso della descrizione della tempesta che distrugge la flotta di Apollonio [...], e altrove tenta di districarsi come può, attraverso fraintendimenti e nuovi sensi» (p. 22); d'altra parte ne evidenzia le capacità innovative, sottolineando come il testo si muova «con una certa disinvoltura [...], aggiungendo dettagli e dando in particolare ai gesti dei personaggi, ora pacati [...] ora drammatici [...] una concretezza che forse trovava corrispondenza nelle miniature perdute» (p. 25).