Roman de Tristan
Per un resoconto dettagliato del contenuto del frammento, cfr. Stussi pp. xxii-xxiv. Data la sua esiguità, è praticamente impossibile stabilire un rapporto esatto con una specifica redazione francese. Stussi, p. xxiii, individua le seguenti corrispondenze con le versioni toscane (che per comodità indichiamo secondo l’abbr. TLIO): capp. II-IV, pp. 13-18 di Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.) – qui %US% –; capp. XII-XIII, pp. 39-52 di Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), qui %UJ%. Per i rapporti con le altre redazioni venete, cfr. D. Branca, I romanzi italiani di Tristano e la «Tavola Ritonda», Firenze, Olschki, 1968, p. 28 per quanto concerne Tristano Veneto, XIV (qui %TRI%), mentre il Tristano Cors., XIV ex. (ven.) – %GLH% –, acefalo, è privo della sezione di testo riportata dal frammento.
Cfr. infine F. Cigni, Roman de Tristan in prosa e «compilazione» di Rustichello da Pisa in area veneta. A proposito di una recente edizione, «Lettere italiane», XLVII (1995), pp. 598-622, a p. 605: «del Tristano veneto deve essere esistita anche una versione epitomata rispetto al testo a noi noto, e in parte coincidente con il frammento dello Zibaldone da Canal».
Trattasi di due frammenti conservati alla Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, per i quali Savino osserva che appartengono a «quello che parrebbe il testimone di maggiore età, finora affatto sconosciuto, del più antico testo italiano sulla frequentatissima leggenda bretone di Tristano e Isotta: la traduzione toscana, il cui rappresentante più autorevole è il cosiddetto Tristano Riccardiano, di una remota versione del francese Roman de Tristan in prosa» (p. 5); cfr. in proposito anche S. Iragui, The Southern Version of the Prose Tristan: the Italo-Iberian Translation and their French Source, «Tristania», 17 (1996), pp. 39-54, alle pp. 46-47. I due frammenti corrispondono ai §§ 28 e 53 di E. Löseth, Le Roman en prose de Tristan. Le Roman de Palamède et la compilation de Rusticien de Pise. Analyse critique d’après les manuscrits de Paris, Genève, Slatkine, s.d. [ristampa dell'edizione Paris, Bouillon, 1890].