Roman de Tristan

Lingua: Francese

Edizione: Non identificata o inesistente.


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[RZ] Tristano Zib. da Canal, 1310/30 (venez.)
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Per un resoconto dettagliato del contenuto del frammento, cfr. Stussi pp. xxii-xxiv. Data la sua esiguità, è praticamente impossibile stabilire un rapporto esatto con una specifica redazione francese. Stussi, p. xxiii, individua le seguenti corrispondenze con le versioni toscane (che per comodità indichiamo secondo l’abbr. TLIO): capp. II-IV, pp. 13-18 di Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.) – qui %US% –; capp. XII-XIII, pp. 39-52 di Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), qui %UJ%. Per i rapporti con le altre redazioni venete, cfr. D. Branca, I romanzi italiani di Tristano e la «Tavola Ritonda», Firenze, Olschki, 1968, p. 28 per quanto concerne Tristano Veneto, XIV (qui %TRI%), mentre il Tristano Cors., XIV ex. (ven.) – %GLH% –, acefalo, è privo della sezione di testo riportata dal frammento.

Cfr. infine F. Cigni, Roman de Tristan in prosa e «compilazione» di Rustichello da Pisa in area veneta. A proposito di una recente edizione, «Lettere italiane», XLVII (1995), pp. 598-622, a p. 605: «del Tristano veneto deve essere esistita anche una versione epitomata rispetto al testo a noi noto, e in parte coincidente con il frammento dello Zibaldone da Canal».

[EEK] Tristano Forteguerr., XIII sm. (pis.)
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Trattasi di due frammenti conservati alla Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, per i quali Savino osserva che appartengono a «quello che parrebbe il testimone di maggiore età, finora affatto sconosciuto, del più antico testo italiano sulla frequentatissima leggenda bretone di Tristano e Isotta: la traduzione toscana, il cui rappresentante più autorevole è il cosiddetto Tristano Riccardiano, di una remota versione del francese Roman de Tristan in prosa» (p. 5); cfr. in proposito anche S. Iragui, The Southern Version of the Prose Tristan: the Italo-Iberian Translation and their French Source, «Tristania», 17 (1996), pp. 39-54, alle pp. 46-47. I due frammenti corrispondono ai §§ 28 e 53 di E. Löseth, Le Roman en prose de Tristan. Le Roman de Palamède et la compilation de Rusticien de Pise. Analyse critique d’après les manuscrits de Paris, Genève, Slatkine, s.d. [ristampa dell'edizione Paris, Bouillon, 1890].

[TCO] Tristano Cors. (ed. Tagliani), XIV ex. (ven.)
Apri nella BTVLa redazione veneta (cod. 2593 della Bibl. Corsini di Roma) pare avvicinarsi a quella francese secondo il cod. fr. 1434 della Bibl. Nat. di Parigi (cfr. Galasso, pag. 7), e corrisponde ai §§ 361-381 di E. Löseth, Le Roman en prose de Tristan. Le Roman de Palamède et la compilation de Rusticien de Pise. Analyse critique d’après les manuscrits de Paris, Genève, Slatkine, s.d. [ristampa dell'edizione Paris, Bouillon, 1890]. Essa si è pertanto servita «di un unico testo francese, dal quale, [...] spesso traduce letteralmente, ed ha ignorato i poemi di Thomas e di Béroul e le precedenti redazioni italiane» (Galasso, p. 9). Sull’importanza dell’autonoma diffusione del segmento narrativo tramandato dal Corsiniano per la definizione dei rapporti tra i testimoni delle versioni italiane (ossia il fortunato episodio del torneo di Loverzep), cfr. G. Paradisi - A. Punzi, La tradizione del Tristan en prose in Italia e una nuova traduzione toscana, in Actes du XXe Congrès International de Linguistique et Philologie Romanes, Université de Zurich (6-11 avril 1992), a c. di G. Hilty, Tübingen-Basel, 1993, t. V, section VIII, pp. 321-338.