Laurent d'Orléans, Somme le Roi (Traité des vices et des vertuz o Livres des commandemens de Dieu), contaminato con Bono Giamboni, Il libro de’ Vizî e delle Virtudi

Lingua: Francese

Edizione: Frère Laurent, La Somme le roi par frère Laurent, publiée par Édith Brayer et Anne-Françoise Leurquin-Labie, Paris, Société des anciens textes français, F. Paillart éditeur, 2008.
Limitatamente alla sezione di testo compresa tra le pp. 16.12-20.7 v. inoltre: Trattatello delle virtù. Testo francese di frate Lorenzo de’Predicatori e toscano di Zucchero Bencivenni, Bologna 1863 [anastatica 1968], a c. di L. Barbieri [testo franc., pp. pari].

Abbr. TLIO: Somme le roi, [n. cap.], [n. par.]

Nota: L'edizione Brayer utilizza come testo base il ms. 870 della Bibliothèque Mazarine di Parigi.


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L’edizione Rigoli è edizione parziale, secondo la redazione (compendiata) del ms. Magl. II VI 16; per un’indicazione sommaria dei codd. che contengono la versione integrale del testo, cfr. G. Citton, Testo e citazione: Zucchero Bencivenni e la Lettera III di Guittone d’Arezzo, «Medioevo Romanzo», XVII (1992), pp. 43-59, a p. 50, n. 14. L’unica edizione completa della traduzione bencivenniana è a tutt’oggi solo: G. Citton (tesi di dottorato), Il volgarizzamento di Zucchero Bencivenni della «Somme le roi» di frère Laurent, Univ. Cattol. Mi, III ciclo, s.d., relatore prof. A. Menichetti. Il saggio della versione toscana con testo francese a fronte pubblicato da Barbieri usa per il testo toscano la stampa del Rigoli, per quello francese un manoscritto conservato a Parma (cod. 63 della R. Palatina, XV sm.; cfr. p. 5). Va inoltre considerato che nell’edizione Barbieri mancano le didascalie relative alle miniature (in corsivo nell’edizione Rigoli), probabilmente in quanto assenti (così come le miniature) nel testimone francese; cfr. G. Citton, Immagine e testo: le miniature della Somme le Roi e la loro tradizione italiana, «Cultura Neolatina», LIV (1994), pp. 263-302, a p. 284, n. 5: «il codice ora alla Palatina di Parma, sebbene presenti un testo molto corretto, non reca più traccia delle miniature originali». Si rimanda all’indagine della Citton per il rapporto tra testo e miniature nella Somme e nella tradizione dei manoscritti italiani; in particolare, per il rapporto tra l’originale e la traduzione del Bencivenni, cfr. Citton, Immagine e testo, p. 280, n. 45: «il testo utilizzato da Zucchero è ancora piuttosto corretto e corrisponde quasi perfettamente a quello del Mz. [scil. Mazarine] 870». Per le contaminazioni da Bono Giamboni, cfr. Segre, in Bono Giamboni, Il libro de’ Vizî e delle Virtudi, a c. di C. Segre, Torino, Einaudi, 1968, p. XXVI (da integrare con Citton, Zucchero e Guittone, p. 45, n. 4 per ulteriori riscontri). Si rinvia infine a Citton, Zucchero e Guittone per l’individuazione di un’ulteriore ‘fonte’ bencivenniana nella lettera III di Guittone.