Boezio, Consolatio Philosophiae

Lingua: Latino

Edizione: Anicius M. S. Boethius, Philosophiae consolationis, hrg. K. Buchner, Heidelberg, 1960.

Abbr. TLIO: Boezio, Consol. Phil., [LIBRO], [COMPON].[n. verso] (se si cita da un componimento: es. I, II.4); oppure [LIBRO], [n. cap.] (se si cita un passo in prosa: es. I, 7)


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[G] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.)
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Si tratta della versione in prosa e versi di Alberto della Piagentina, "Maestro Alberto" o "Ser Alberto, notaio di Firenze, della contrada detta Piagentina, da Santa Croce de' Frati Minori", a detta dei codici (cfr. Battaglia, Introduzione, p. viii). La traduzione è molto aderente all'originale, «il costrutto latino è conservato nelle sue maggiori peculiarità sintattiche, e la parola è tradotta in sé, volta per volta. [...] Il traduttore modella la sua prosa con tanta aderenza al testo, che sembra fondere le due lingue in una sola» (Battaglia, Introduzione, p. xv).

L'edizione Battaglia riproduce, con alcune correzioni (frutto della revisione sui codici fiorentini), il testo di C. Milanesi, Il Boezio e l'Arrighetto - Volgarizzamenti del buon secolo, Firenze, Barbèra, 1864. Manca al momento un'edizione critica; per una recensio completa dei testimoni (inclusi quelli incompleti e la tradizione indiretta) si veda A. Favero, La tradizione manoscritta del volgarizzamento di Alberto della Piagentina del De Consolatione Philosophie di Boezio, «Studi e problemi di critica testuale», 73 (ottobre 2006), pp. 61-115, con un'appendice Osservazioni sul paratesto (pp. 99-106), dove si nota che «lo studio della varia lectio del volgarizzamento di Alberto permette di dimostrare la discendenza da un comune antigrafo di codici che presentano peculiarità comuni anche per quel che riguarda alcuni elementi del paratesto» (p. 99 n. 5).

La versione di Alberto della Piagentina è comunque soltanto uno dei volgarizzamenti italiani della Consolatio boeziana (sulla cui fortuna nel Medioevo cfr. R. Black - G. Pomaro, La ‘Consolazione della filosofia’ nel Medioevo e nel Rinascimento italiano, Firenze, Sismel, 2000); per un censimento dei mss. di tutte le versioni italiane cfr. G. Brunetti, Guinizelli, il non più oscuro Maestro Gandino e il Boezio di Dante, in Intorno a Guido Guinizelli. Atti della Giornata di Studi (Università di Zurigo, 16 giugno 2000), a c. di L. Rossi e S. Alloatti Boller, Alessandria, Edizioni dell’Orso, [2002], pp. 155-191, alle pp. 179-180; e cfr. F. Troncarelli, Boezio, in Lo spazio letterario del Medioevo, 2. Il Medioevo volgare, vol. III, La ricezione del testo, Roma, Salerno Editrice, 2003, pp. 303-330, alle pp. 325-326.

Brunetti, Guinizelli, cit. dà notizia del volgarizzamento di Maestro Gandino, conservato nel Laur. Pl. XXIII dext. 11 (a detta di A. Petrucci ascrivibile alla seconda metà del XIV sec.; cfr. p. 164).