NOTE: Ragioni non solo linguistiche (come la probabile discendenza del metro da raccolte laudistiche geograficamente ben inquadrate) inducono Berisso a sostenere l'ipotesi (già avanzata da Debenedetti) di uno spostamento dell'area linguistica di appartenenza dell'autore dell'Intelligenza «verso Siena o, più in generale, la Toscana meridionale e orientale». Ma la presenza di forme innegabilmente fiorentine come "iera" e "ierano" consiglia di mantenere prudentemente la generica etichetta "tosc.".
Edizione di riferimento: L'Intelligenza. Poemetto anonimo del secolo XIII, a cura di Marco Berisso, Parma, Fondazione Pietro Bembo / Ugo Guanda Editore, 2000 [testo pp. 3-126]