R01-R91

 

Ed. cit.: Monumenta ragusina. Libri reformationum, 5 voll., Zagreb, JAZU, 1879-97 («Monumenta Spectantia Historiam Slavorum Meridionalium», voll. X, XIII, XXVI, XXVII, XXIX).

 

 

Notizie ricavate dalla scheda filologica:

 

I documenti editi nei Monumenta ragusina, con datazione ante 1375, sono inclusi nel Corpus TLIO tra parentesi uncinate per indicare che si tratta di edizioni particolarmente insoddisfacenti.

 

Altre edizioni utili per il controllo filologico:

 

Alcuni testi presentano un’abbreviazione titolo racchiusa tra due segni “$” per segnalare che nel Corpus TLIO aggiuntivo è presente l’ed. più recente di Dotto, Scriptae venezianeggianti, che è raccomandata per una maggiore affidabilità (per es. il testo R87 - $<Doc. ven., 1375>$ è sostituito dal testo E17 - a Doc. ven./tosc., 1375).

Per i testi non compresi nell’ed. Dotto (anni 1359-1375), è possibile un raffronto affidabile sulla trascrizione semidiplomatica di Tadić, Litterae.

 

 

Cambiamenti apportati dall’Ufficio filologico al testo del citato:

 

Il controllo filolog. non si è giovato della consultazione degli originali, limitandosi a introdurre correzioni dei refusi evidenti e a regolarizzare i segni paragrafematici. In particolare:

 

– si è distinto <u> da <v> secondo l’uso moderno;

– <y> e <j> a fine di parola sono state sostituite con <i> (per es. uedray > vedrai, zorny > zorni, ma Pullya > Pullya);

– la punteggiatura e l’alternanza tra maiuscole e minuscole sono state ritoccate quando opportuno (per es. Nui [[...]]. Chometemo > Nui [[...]], chometemo, Et se ello non se contentasse, et tu sapi lo suo voler dela sua intençion: et debi vignir a Ragusa > Et se ello non se contentasse, et tu sapi lo suo voler dela sua intençion et debi vignir a Ragusa);

– sono stati introdotti accenti e apostrofi (per es. cussi > cussì, sapia > sapià, fe > ‘fede’, cha > cha’ ‘casa’, sicho > sicho’);

– è stata introdotta una divisione delle parole secondo l’uso moderno (per es. alplu tosto > al plu tosto, Epero > E però, larmada > l’armada, chel > ch’el, sello > s’ello). Le particelle enclitiche sono state unite al verbo (per es. chometemo vi > chometemovi, supplica li > supplicàli). Gli avverbi in -mente, quando separati nell’ed., compaiono in scrizione unita (per es. dilligente mente > dilligentemente);

– le parentesi tonde, usate dagli edd. per indicare scioglimenti ritenuti notevoli, sono state conservate anche se l’uso non è coerente.

 

 

 

<Ultima modifica 20.11.2019>