N5Q - Doc. sen., 1340

Ed. cit.: Documenti per la storia dell’arte senese, a cura di Gaetano Milanesi, t. I, Siena, Porri, 1854, pp. 232-40.

 

Cambiamenti apportati dall’Ufficio filologico al testo del citato:

 

‑ Regolarizzato l’uso dei segni paragrafematici. In partic.: 232.23 e passim: che (= ‘che i’) > ch’e’; 234.6: cho’ la strada > cho· la strada, e casi analoghi; 234.21: che stà > che sta. Altri aggiustamenti: 236.1: chel detto messere > che ’l detto messere (e casi analoghi); 236.3: affare detta muraglia > a· ffare detta muraglia (e casi analoghi); 238.26: de patti > de’ patti; 238.27-28: a detti maestri > a’ detti maestri (e casi analoghi). Aggiunto l’accento a si (<sic) (236.26 e passim) e chosi > chosì (239.32); a di (<die) (239.35).

‑ Aggiustata la punteggiatura: in partic. 233.22: mis: Ghontieri > mis. Ghontieri; 239.11 e passim: fior: > fior. (e casi analoghi).

 

Interventi particolari (per raffronto con il ms., per diversa interpretazione, per correzione di refusi, ecc.).

 

Luogo

Ed.

Filgat

236.33

c debono

e debono

239.2

se’ detti patti

se ’ detti patti

239.18

e’ detti maestri

e ’ detti maestri

239.32

chotiene ischito

cho[n]tiene ischrito

 

NB: eliminate le note esplicative poste tra parentesi tonde dall’ed. all’interno del testo.

 

 

 

<Ultima modifica 25.07.2013>