DAM - Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.)

Ed. cit.: Andrea Cappellano, De Amore, a cura di Graziano Ruffini, Milano, Guanda, 1980.

 

Cambiamenti apportati dall’Ufficio filologico al testo del citato:

 

‑ Regolarizzato l’uso dei segni paragrafematici. In partic., per il punto in alto, si segnala: 11.18: che·niuna > che ’· niuna [= ‘che in niuna’], 171.5: che ’· laico [= ‘che il laico’] e altri casi analoghi; 43.24: que’ > que· [= ‘quel’]). L’uso del punto in alto è stato comunque limitato escusivamente alla segnalazione di caduta della consonante, per cui: 261.20: e·l messo > e ’l messo [= ‘e il messo’].

 

Interventi particolari (per raffronto con il ms., per diversa interpretazione, per correzione di refusi, ecc.).

Luogo

Ed.

Filgat

Note

17.5

di primi modi

d’i primi modi

 

17.13

anzi la dà

anzi le dà

 

71.23

’micidio

micidio

 

75.28

far ’micidio

far micidio

 

91.13

di’ letti

d’i letti

 

95.3

e dé liberare

e de liberare

 

103.26

vene boce

vane boce

 

145.24

per ché

perché

 

147.26

vanagloria

vanagrolia

*

169.4

gastigalo selo

gastigalo solo

 

197.3

Pjaceme

Piaceme

 

281.33

Et della si fece

Ed ella si fece

 

 

Nota: * = Cfr. apparato ed.

 

‑ Rifiutate le seguenti integrazioni: 207.11: m<i>ele > mele; 233.18: resus<c>ita > resusita; 235.15: risu<s>cita > risusita; 265.19: ferm[at]o > fermo.

‑ 155.4-5: prin da sezzo. Rende l’espressione del testo latino «ultimo loco». Sarà probabilmente un errore di lettura dell’ed., da sostituire con fin (fin da sezzo).Cambiamenti apportati al testo delll’ed.:

a) Normalizzato l’uso degli accenti e dell’apostrofo.

b) I saltuari casi di co (‘con’) + articolo con raddoppiamento fonosintattico(llo, lla, ecc.) univerbati, sono stati trascritti co· llo, co· llo, ecc.

 

 

 

<Ultima modifica 22.07.2013>